Concorso – Allestimento artistico della circonvallazione nordovest Merano.
Vincitrice ex equo con Manfred Mayr
2012, M2, Merano
a cura di KunstMeranoArte
In collaborazione con
Arch. Elena Mezzanotte
Studio Grafico Marcello Galvan
Ogni cosa che puoi immaginare la natura l’ha già creata (Albert Einstein)
Questa proposta d’intervento artistico per la circonvallazione nord ovest di Merano ha l’obiettivo di far percepire la città ai viaggiatori, fin dal loro avvicinamento alla rotonda sotterranea attraverso la sua visione specchiata all’interno del tunnel. Il paesaggio sarà anticipato già nel livello interrato dando all’avventore la sensazione di arrivo grazie a un fascio di luce fulgida naturale percepibile già a distanza. L’idea è semplicemente quella di amplificare la luce immessa dal cavedio del piano a livello strada senza aggiungere nulla di definibile al luogo se non la visione immateriale e evocativa del contorno della città.
Dopo aver percorso il nuovo lungo tunnel l’automobilista, raggiungendo l’uscita di Merano centro nei pressi della stazione, verrà accolto già al piano interrato dal paesaggio meranese. Guidando all’interno della rotonda, il viaggiatore sarà accompagnato dal riflesso del cielo e delle montagne che convoglierà, in maniera inaspettata e evocativa, la città nel tunnel. Le caratteristiche paesaggistiche che rendono nota Merano, il clima, il cielo, le montagne, la vegetazione, l’acqua e la luce pervaderanno il tunnel. L’intento è di far esperire all’avventore - dopo un viaggio buio incapsulato in un sistema di gallerie sotterranee e accompagnato solo da automobili e automezzi - la sensazione di arrivo, come una sorta di epifania. La luce che filtra dal cavedio sarà amplificata dai pannelli riflettenti che avvolgeranno il cavedio stesso.
Un’immateriale seconda pelle lucida e riflettente come uno specchio farà perdere i confini tra strada e cielo creando un continuum tra la parte inferiore e la parte superiore. L’idea è di usare la forma delle infrastrutture prevista, dotandola di un rivestimento che risulti come parte integrante della struttura stessa. L’intento è dare rilievo al luogo in sé per quello che è senza aggiungere ostacoli all’ingresso della città e senza oscurare la zona a cielo aperto.
Merano non ha bisogno di simboli per rappresentare sé stessa; il suo paesaggio, il suo arredo urbano sono la sua essenza perché caratterizzano il suo esserci nello spazio.